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Tricopigmentazione

Se si è calvi, se si è colpiti da alopecia areata o da qualche altra forma di caduta dei capelli, esistono vari metodi per cercare di riavere la chioma perduta.

Da metodi chirurgici, a cure farmacologiche, a procedure puramente estetiche

Fra tutti i trattamenti presenti sul mercato per contrastare la perdita dei capelli, la tricopigmentazione è il più sicuro e innovativo.

Cos’è la tricopigmentazione?

Per comprendere cos’è la tricopigmentazione, è importante chiarire che non si tratta di un intervento chirurgico, né di un metodo per stimolare una ricrescita dei capelli persi. Non cura la calvizie ma è un intervento puramente estetico che crea un realistico camouflage di capelli.

La tricopigmentazione è una evoluzione tecnologica della micropigmentazione estetica e paramedicale realizzata per riprodurre fedelmente la presenza del capello a livello ottico inserendo una minima quantità di pigmento nello strato superficiale del derma del cuoio capelluto.

Questo micro deposito ha la capacità di alterare l’aspetto estetico della zona trattata, ricreando appunto l’effetto del pelo che nasce.

Quanto dura?

La durata è soggettiva. La pelle è un organo e reagisce in maniera diversa, quindi non posso prevedere quanto durerà la tricopigmentazione e in quante sedute si otterrà il risultato desiderato. Generalmente si programma la revisione una volta l’anno ma può anche capitare che, trascorso questo periodo di tempo, il trattamento sia ancora in ottimo stato e non necessiti di ulteriore intervento, quindi si provvedera a posticipare il trattamento di revisione.

Controindicazioni

Controindicazioni temporanee: debolezza del sistema immunitario, gravidanza/allattamento, infiltrazioni medico-estetiche, chirurgia plastica, chemioterapia/radioterapia, laser, peeling, cicatrici in corso di guarigione, patologie cutanee sulla zona da trattare (dermatiti, ematomi, eritemi) e infezioni batteriche, virali o micotiche.

Sotto controllo medico: diabete, emofilia, cardiopatia, hiv, anomalie cutanee.

Perché non è un tatuaggio!

Entrambe le tecniche partono da un principio che le accomuna: l’innesto di un pigmento sotto la pelle.

Ma, principio a parte, sono completamente diverse.

Ecco le differenze tra tricopigmentazione e tattoo:

  • Il tatuaggio raggiunge una profondità maggiore mentre la tricopigmentazione dei capelli si ferma nel secondo strato della cute.
  • la composizione dei pigmenti da tricopigmentazione è basata su processi che hanno lo scopo di renderli bioriassorbibili e anallergici. Infatti, le polveri metalliche vengono incapsulate con l’ausilio di un materiale simile al silicone che protegge la pelle dal contatto con i metalli e vengono espulse gradualmente dal corpo, scomparendo lentamente e permettendo di ripristinare una forma nuova e pigmento più nitido.
  • L’ago impiegato nella micropigmentazione è caratterizzato da corpo ruvido e punta liscia mentre quello da tattoo è completamente liscio.
  • Infine, la tricopigmentazione si esegue con il dermografo mentre il tattoo con la macchina per tatuaggio.

A chi è rivolto?

Questo trattamento innovativo contro la calvizie di ogni genere, maschile e femminile, dall’alopecia al diradamento, può divenire soluzione per migliorare la propria vita sociale e intima.

Così, vengono replicati i follicoli piliferi, in funzione del livello di caduta dei capelli e del look desiderato

I campi d’applicazione della tricopigmentazione possono essere i seguenti:

  • Trattamento Effetto Rasato
  • Trattamento Effetto Densità
  • Trattamento Copertura Cicatrici

A cosa serve?

  • Donare una rasatura folta, giovane e alla moda.
  • Restituire un’attaccatura a persone completamente o parzialmente calve.
  • Mascherare in modo permanente ogni tipo di alopecia
  • Restituire un aspetto di densità a capelli diradati
  • Perfezionare un trapianto follicolare
  • Coprire cicatrici derivanti da precedenti trapianti
  • Coprire ustioni e segni presenti sul cuoio capelluto

Come si effettua e con cosa?

La tricopigmentazione si effettua con un macchinario, simile a quello del tatuatore, che si chiama dermografo. Durante il trattamento, attraverso una cartuccia monouso e specifica per la tricopigmentazione, vengono inoculati delicatamente i pigmenti bioriassorbibili e anallergici all’interno dello strato superficiale del derma del cuoio capelluto.

La tricopigmentazione avviene in due/tre sedute, a distanza di circa 30 giorni l’una dall’altra. La prima seduta considerata una sorta di test raggiungerà circa il 50% del risultato, con la seconda seduta, avendo avuto una risposta dal cuoio capelluto si raggiungerà il 90%. Un’ultima seduta facoltativa servirà a perfezionare e uniformare eventuali difformità cromatiche.

Quanto costa?

I costi variano in base al tipo di tecnica applicata ed alla situazione di partenza del cuoio capelluto del paziente affetto da calvizie o diradamento.

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